ebbene si, dopo un anno e un mese circa UNO è capitolato e ha deciso di fare il grande passo, andare a convivere! clap clap clap.
Sarà che da quando aveva cambiato lavoro stare qui era più comodo, sarà che la nuova posizione economica ( ha trovato un posto nuovo che gli fa un ottimo contratto) gli da più sicurezza, sarà quel che sarà abbiamo imboccato quella strada.
lo sapete sono stata sempre io quella a spingere per la convivenza, anche dopo un mese che ci frequentavamo, ma non mi ero resa conto di cosa significasse veramente.
ed infatti eccoci al primo problema che ogni persona in procinto di andare a convivere deve affrontare.
Io ho vissuto da sola per un sacco di tempo, nel senso che ho smesso di avere una casa "nostra" delle cose "nostre" nel 1999 quando sono uscita di casa e mi sono trasferita a Bologna. dopo, nonostante vivessi con varie persone, avevo le mie cose, la mia spesa, le mie abitudini.
Dal 2007 ho una casa mia, e la cosa si è amplificata ovviamente.
Improvvisamente le mie cose sono diventate le nostre cose, i miei mobili i nostri mobili le mie stanze, le nostre stanze. e ovviamente non vanno bene così come sono.
quindi UNO che fino a ieri non voleva nemmeno convivere ora vuole rifare tutti i mobili di casa.
in linea di principio sarei anche d'accordo è che abbiamo visioni un tantino differenti. lui minimalista pochi mobili, niente quadri ne soprammobili, io più casinista piena di quadri, libri e oggetti.
comunque dopo aver visitato diversi negozi di mobili siamo riuscita a trovare una soluzione per il salotto che piace a tutti e due.
peccato che lui si sia innamorato di un divano lungo 3 metri che per ovvie ragioni di spazio ( il salotto è lungo 4,50 e deve starci anche il tavolo per mangiare che in cucina non ci va) non possiamo prendere.
insomma il passaggio da mio a nostro non è certo facile, ma vi assicuro che ne vale assolutamente la pena.
restate sintonizzati per veder quale sarà il prossimo insormontabile problema.
sono davvero curioso ^_^
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