Ho appena compiuto 30 anni. In alcun paesi europei i trentenni sono considerati lavoratori esperti, imprenditori, persone degne di fiducia e rispetto economico e sociale.
In Italia i trentenni sono, come qualcuno ci ha definiti non molto tempo fa, dei BAMBOCCIONI.
per quel che mi riguarda questa è la mia storia da "bambocciona"
Sono uscita di casa a 18 anni, sono venuta a vivere in una grande città, da sola, senza appoggi familiari o "amicali". Mi sono trovata una casa, e poi un'altra. Ho gestito coinquilini (28 in dieci anni), affitti, contratti, bollette. Ho iniziato a lavorare a 22 anni, in nero ovviamente, chi sarebbe così coglione da mettere in regola uno studente. Mi sono laureata in un tempo ragionevole il 20.07.2007 e a metà agosto firmavo il primo contratto in regola. Ho lavorato con continuità per quasi tre anni. sono stata in germania e dopo poco più di un mese dal mio rientro in Italia lavoravo di nuovo. il 31 dicembre ho finito di lavorare e il 18 gennaio ero nuovamente occupata. Ho comprato casa, macchina, pago le tasse e le bollette e cerco di essere un buon cittadino ligio e rispettoso delle regole.
Nonostante tutto ciò il paese che mi circonda mi considera una bambocciona, una che "si fa fare i contratti CO.CO.PRO" una che "si fa fare contratti di sei mesi" eh si perchè sono io che li chiedo, che li agogno. Un paese che mi critica per essermi licenziata da un lavoro che non sopportavo più di fare, in cui non mi trovavo bene. Perchè in questo paese è meglio rubare, imbrogliare,farsi pagare per fare un lavoro e non farlo, ma mai e poi mai devi licenziarti o verrai marcata a fuoco come le adultere nel medioevo.
Mi sono fatta il culo negli ultimi dieci anni e ho goduto i frutti dei miei sacrifici, molto meno i frutti dei sacrifici, ma non mi lamento e non voglio certo una statua in piazza per ciò che ho fatto, non mi reputo migliore di tanti altri, ma pretendo rispetto. Pretendo di essere trattata come una persona e non come una ragazzina, perchè non lo sono più, ne intelletualmente, ne purtroppo , anagraficamente.
vorrei un paese che credesse, investisse e proteggesse i suoi giovani, il suo futuro.
Certo con una classe politica che mediamente ha 70 anni che mi posso aspettare?
So che questo tema è trito e ritrito, fuga di cervelli, disoccupazione giovanile, poco credito alle generazioni più giovani, ma dopo aver passato due giorni a litigare in banca per farmi fare un fido di 1000 euro, e non ottenerlo ovviamente perchè la politica delle banche è " se hai soldi, ti diamo soldi" ma se io li ho già perchè dovrei chiederteli???, avevo bisogno di sfogarmi.
Alla fine non resta che rimboccarci le maniche fare i salti mortali e superare gli ostacoli da soli, fino a che non ti rompi i maroni vendi tutto e vai a vivere in thailandia.
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