mercoledì 1 giugno 2011

le parole che non ti ho detto, le parole che non mi aspettavo

Vi siete mai ritrovati in una di quelle situazioni dove, se la  vostra vita fosse un film, vi ritrovereste ad osservare la vostra vita dall'alto? quelle situazioni in cui anche se forse la situazione richiederebbe un minimo di carica, di spinta emozionale, quella che esce è la voce del gelo?
A me capita, ultimamente, abbastanza spesso.
vero faccio un lavoro dove sono obbligata a sorridere ed essere disponibile con persone arroganti spocchiose e a volte un po stronze, ma l'ho perfezionato al tal punto da riuscire ad applicarlo anche alla mia vita privata.
però, fino a che punto dobbiamo spingerci? sappiamo bene che le parole dette in un momento di rabbia sono cattive, sbagliate e spesso ingiuste. quindi forse è davvero meglio che la voce del gelo prenda il comando e ci risparmi certe figure di merda.
soprattutto quando la mattina dopo ti alzi e non ti ricordi più nemmeno perché eri così arrabbiata. A mente fredda si ragiona meglio. ti rendi conto che forse il motivo non valeva tutta quell'agitazione, o forse che lui non valeva poi tutta quella agitazione.
Meglio che ci siano parole non dette, in questo caso.
tanto comunque non le avresti capite. tanto comunque avresti continuato a farti quel film mentale che già ti stai facendo su cose che pensi che io penso (che poi dico, ma nemmeno io so che penso lo vuoi sapere tu?!?)

Poi ci sono quelle parole che non ti aspetti. non le grandi massime o le scoperte più grandiose, no, la gioia delle piccole cose.
un ti voglio bene che non ti aspetti
la mano tesa di un amico
sapere che forse hai mille motivi per essere incazzata e odiare la vita,
ma stai sicura perché ce ne sono almeno 3 per cui anche oggi ringrazierai.

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