lunedì 29 novembre 2010

mollo tutto e vado a vivere in una capanna sulla spiaggia.

Ieri pomeriggio facevo ciò che tutti i precari, e soprattutto se part-time, fanno verso la fine del mese.
i conti.
Appena arriva lo stipendio mi faccio tutti i miei bei conti. organizzo i pagamenti e divido i soldi per i giorni. tutto facile direte voi eheeheh ovviamente no. arrivi a dieci giorni dallo stipendio e ti rendi conto che qualcosa è andato storto e hai circa la metà dei soldi che pensavi di avere. e tanti saluti alla perfetta pianificazione.
così ti tocca dimezzare il tuo badget quotidiano, portarti il pranzo al sacco e sperare che non succeda nulla di imprevisto.
Desidero un lavoro full time, anche a tempo determinato ma full time. ma dopo aver cancellato la parola "indeterminato" dal nostro vocabolario anche la parola "full-time" è in via di estinzione. l'unica cosa full time che si riesce a trovare sono stage, ovviamente a gratis o con un sostanzioso buono pasto giornaliero.
Quando ti trovi li, alla soglia dei Trent'Anni, senza futuro e con le tue speranze che si fanno sempre più deboli, sbiadite, ti poni delle domande. Per forza te le poni, se non te le ponessi saresti un essere non dotato di intelletto. che ne so, uno zombie e io non sono uno zombi, o almeno credo e quindi mi faccio delle domande e mi do delle risposte, un  po' alla marzullo.
Mi chiedo cosa mi trattiene in questo paese che non è in grado di occuparsi dei suoi cittadini, che uccide le idee sul nascere e che sembra far risplendere solo donnine dai facili costumi e idioti televisivi, e purtroppo non sono abbastanza figa da fare la donnina di facili costumi e credo di non essere poi molto telegenica per cui cosa dovrei fare?
La prima cosa a cui penso è vendere la mia casa e trasferirmi che ne so in Thailandia o in qualche isola sperduta, comparmi una bella capanna sulla spiaggia e vivere felice facendo il minimo indispensabile per non annoiarmi.
Perfetto direte voi, c'è solo un piccolissimo problema. amo l'italia. e si che di amori idioti ne ho collezionati parecchi, ma forse questo è il più idiota. come puoi amare un paese che ti sfrutta si prende tutto quello che può e poi ti scarica? ...viste le forti analogie per lo stesso motivo per cui stavo con il mio ex probabilmente. masochismo?
la cosa più frustrante è sapere che non c'è niente che puoi fare perché la situazione migliori. insomma un singolo individuo non può fare niente e purtroppo la mia fiducia negli italiani che si riescono a mettere d'accordo per cambiare le cose è pari a zero.
ma la speranza è l'ultima a morire.
e così continuerò a farmi i miei conti a inizio stipendio e a non riuscire a mantenerli, a incazzarmi per le difficoltà di trovare un lavoro decente, a soffrire per non poter fare un sacco di cose
Continuerò a credere a villa fagiana.

"L'essenziale è provare a fare in modo di avere sempre qualcosa in cui credi

da inseguire per non restare a piedi.


L'essenziale è riuscire a dare forma anche a quello che ti sembra assurdo

e se pensi al futuro

non tutto è perduto."

 

L'essenziale , tiromancino.

domenica 28 novembre 2010

l'essenziale tiromancino

Nella vita comunque paghi per le scelte sbagliate
per quelle occasioni mancate
che non ti fanno dormire
ma ti sanno ferire
con ostinazione
attraverso i ricordi
di fatti e persone.

Ogni giorno ci porta notizie del tempo passato
e accende le luci su un volto che hai amato.

E' l'eterna ripresa di una scena sospesa.

L'essenziale è riuscire ad avere qualche cosa di buono da fare
o almeno da dire
per non restare a guardare.
L'essenziale è provare a dare il meglio
perchè a dare il peggio c'è sempre tempo.
E infatti come vedi è tornato l'inverno...

Cosa stava per succedere, cosa stavo per prendere
ma ormai non accadrà
no, non succederà
e non saprò mai come sarebbe stato se quel giorno d'estate
io non mi fossi fermato,
se quell'amore negato non si fosse perduto.

Ogni giorno mi porta notizie di quanto ho sbagliato
e accende le luci su un volto che ho odiato.

E' l'eterna ripresa di una scena sospesa.

L'essenziale è provare a fare in modo di avere sempre qualcosa in cui credi
da inseguire
per non restare a piedi.
L'essenziale è riuscire a dare forma anche a quello che ti sembra assurdo
e se pensi al futuro
non tutto è perduto.

sabato 20 novembre 2010

dieci cose da fare in 4 ore

Stamattina, dopo una settimana molto stancante, siamo state a Parma a seguire un'inutile lezione sulla storia della comunicazione. Nel tempo perso ho cercato di pensare a dieci cose che avrei potuto fare invece di andare a Parma.


1. kite surfing base in 4 ore

2. correre la maratona in 4 ore

3. Londra in 4 ore

4.Roma in 4 ore

5.metodo montecarlo in 4 ore

6.far nascere un bambino in 4 ore


7.un cappotto in 4 ore

8. diagnosi di influenza aviaria in 4 ore

9.domare un rogo di rifiuti in 4 ore

10.trasformare l'umidità delle foglie in acqua potabile in 4 ore


il nostro professore in 4 ore. "il giudice e il perito non riescono a comunicare perché il perito ha una preparazione scientifica e il giudice una giurisprudenziale."
vedete voi.

venerdì 19 novembre 2010

stage prima settimana

Bene, una prima settimana di stage è passata.
beh vi posso dire che mi piace un sacco. Non è così fiction come lo potete immaginare, ma vi assicuro che girare per questi laboratori fa sentire un po meno inutile la laurea conseguita e il master ormai pagato.
è bella l'atmosfera che si respira, a volte sembrano tutti super indaffarati, ma il tempo per il caffè o per sparare qualche cazzata riescono comunque a ritagliarselo.
Per me è tutto supermegafotonico, per loro noiosa routine. ah i punti di vista! Probabilmente dopo un po' anche io arriverei alla routine, ma come sottolineavo l'altra sera cambio spesso lavoro non perchè sono una precaria figlia della mia generazione senza futuro e con poche speranze, ma perchè sono una che si annoia facilmente :-P
La dimostrazione migliore di questo fatto è capitata un momento fa, arriva un collega e mi fa
C:" ti unisci a noi?"
Io: " si per cosa? " (occhi speranzosi e pieni di voglia di imparare qualche supertecnica )
C:" per il pranzo."
Io: " oh, ok , si certo...." (occhi velati da tristezza...e ghiandole salivari in attività...maledetto pavlov)
Ma alla fine è bello così!

mercoledì 17 novembre 2010

la mia generazione e gli effetti di chernobyl.

Da qualche mattina a questa parte per motivi indipendenti dalla mia volontà, mi alzo presto e prendo l'autobus in orario pre-scuola. Ho così la fantastica opportunità di vedere molti studenti delle scuole superiori e la mia domanda è...ma la mia generazione ha sentito gli effetti di chernobyl? No perché questa generazione di studenti è lontana anni luce da ciò che la mia generazione era. Stamattina l'autobus sembrava una selezione di miss Italia dove la più bassa sarà stata 1,75 m. ovviamente superfighette con le loro borse  firmate e i loro pantaloni attillati.
Nessuna di loro è bassa o cicciotella, forse le eliminano prima. tipo alle medie. e poi mi chiedo in quelle microborse come fanno a farci stare i libri\quaderni\astuccio...insomma solo il mio diario (smemoranda ovviamente) era più voluminoso delle loro borse. e poi dai la borsa? a 16 anni? io non ricordo borse nella mia adolescenza ma zaini (invicta irrinunciabile) strapieni di libri, insomma probabilmente alcuni ancora incelofanati, non discuto, ma almeno li portavi fino in classe. Sarà la generazione degli E-book?
Salterò volutamente la parte cellulari di ultima generazione e I-pod perchè dire che hai miei tempi c'era il telefono fisso con la rotella, mi fa sentire un pochino vecchia....
Vogliamo parlare dei ragazzi, capelli fluenti, vestiti alla moda, sorriso smagliante... ma dove sono i nerd? e i fanatici del calcio? quel sano maschio che a 15\16 anni si lava solo se va a fare allenamento di pallone? questi in bagno hanno più creme e prodotti di quelli che vendo io in farmacia.
Cavolo avere 16 anni nel 2010 deve essere un impegno...meno male che a 29 anni non mi preoccupo più dell'opinione del branco.
Bisogna ammettere che per qualcuno la beltà è stata scambiata con buona parte del cervello.
discussione tra due ragazzi ieri in bus
ragazzo A "cioè tipo l'anno scorso siamo stati in gita nel paese natale di leopardi"
ragazzo B" ???"
ragazzo A" si beh ora non mi ricordo il nome"
Ragazzo B" ma è lontano?"
Ragazzo A " non tanto deve essere tipo in umbria\toscana o romagna:"
ragazzo B " ah ok...ma c'erano delle fighe?"

ora non è che dico che tutti dobbiamo sapere il paese natale di leopardi (ndr Recanati,macerata, marche) ma cavolo ci sei andato in gita e non sai nemmeno la regione? Che fra parentesi non è nessuna delle tre....

Insomma la mia generazione era molto diversa, vero anche che io vengo da un paesino e non ho vissuto la mia adolescenza nella "grande città"... comunque secondo me chernobil ha influito.

martedì 16 novembre 2010

Stage. giorno 1

ok. finalmente ci siamo. dopo mille telefonate, mail, minacce ieri ho iniziato lo stage.
Sono stata fornita di scrivania (che emozione) camice, e più o meno mille fotocopie!
Mi alzo alle 6:50 praticamente l'alba per me e dopo solo un giorno sono già malata complice questo meraviglioso tempo autunnale...
Nel mio primo giorno, oltre che arrivare tardi (colpa dei mezzi :-)) ho conosciuto praticamente tutto il laboratorio, ho fatto un tour guidato di tutte le apparecchiature che possiedono (alcune già messe nella wish list villa fagiana) ho visto come si prepara lo standard interno ( cioè una soluzione che ci servirà per calcolare la quantità di principio attivo nei nostri campioni) e tutta la filiera del controllo qualità (credo che dovrò seguire quel corso con più attenzione sabato).
Ho anche buttato giù la scaletta della tesi, ovviamente un progetto ambizioso, come sempre penso in grande!!!  Ho ipotizzato un sei capitoli, saranno troppi? si si lo so che è solo il primo giorno ma non vorrei ritrovarmi alla fine con tutta la tesi da scrivere e in più ieri non ho avuto poi molto da fare per cui...
Oggi credo che verrò istruita per la centesima volta sulla sicurezza in laboratorio, all'università l'abbiamo vista praticamente tutti gli anni, ma un ripassino male non farà!
In più tra articoli e internet ho scovato un fantastico libro che ti dice come preparare anfetamine, se villa fagiana dovesse andare male possiamo sempre buttarci dall'altro lato della legge!
"pasticche villa fagiana per uno sballo senza fine" dovrò lavorarci un po su...
ok torno al mio lavoro

sabato 13 novembre 2010

DIECI COSE CHE MI FANNO STARE BENE + 1

1. divano, coperta e baci con la lola.

2. la doccia dopo una bella corsa.

3. cantare in macchina mentre vado al lavoro.

4. vagare per la sala borsa.

5.la nebbiolina che diventa arancione per le vie di bologna

6. rivedere San luca quando torno a casa.

7. l'odore del caffè a casa dei miei genitori

8. gli inizi

9. sentire il pizzicore, l'emozione, la paura dell'attimo in cui tutto può succedere.

10 camminare a piedi nudi nella neve dopo la prima nevicata dell'anno

+1.i miei amici, sapere che se alzo il telefono saranno sempre li per me.

ovviamente non sono in ordine di importanza.

venerdì 12 novembre 2010

Dente- A me piace lei

a me piace lei

Mi piacciono le ragazze con le doppie punte, le macchine senza le multe

Mi piacciono quei lavori in cui si suda tanto, mi piace anche la pausa pranzo

Mi piacciono le risate e le stelle filanti, i piedi nudi in mezzo ai campi

Ma su tutto e su tutti, su tutto e su tutti a me piace lei, lei piace a me

e vorrei che mi vedesse, che la pensasse esattamente come me

Se le piace cucinare, mi farò cucina

Sarò sole se le piace la mattina

Se le piace il suo palazzo le starò vicino, sarò uva se le piace il vino

Se le piace camminare quando piove tanto sarò l'ombrello di qualcun altro

Se le piace volare..

Su tutto e su tutti a me piace lei, lei piace a me

e vorrei che mi vedesse, che la pensasse esattamente come me

A me piace lei e lei piace a me

A me piace lei e lei piace a me e vorrei che mi vedesse, che la pensasse esattamente come me

A me piace lei e lei piace a me e vorrei che mi sentisse, che la pensasse esattamente come me

Mi piacciono le canzoni coi finali tristi.
 

giovedì 11 novembre 2010

Dieci piccoli indiani

Forse non tutti sanno che non è questo il titolo originale del libro. Nella sua prima edizione mel 1939 Agatha l'aveva chiamato ten little niggers (dieci piccoli negretti) come il primo verso della filastrocca che compare nel romanzo. Quando venne pubblicato in USA per non offendere la comunità di colore, il titolo venne modificato in And Then There Were None (e poi non rimase nessuno). In italia fu pubblicato con il titolo e poi non riamse più nessuno nel 1946 per poi diventare nel 1977 dieci piccoli indiani.
Questo libro è semplicemente geniale , devo ammettere che ad un certo punto pensavo di aver capito chi era il colpevole, ma lei è molto brava a buttare fumo negli occhi!!!
lo consiglio vivamente a tutti.
e ora sono pronta a iniziare il cane giallo di Simenon
potrà reggere il confronto? (non credo...)

venerdì 5 novembre 2010

Miss Marple VS Maigret II

Veniamo alla seconda sfida fra Miss Marple e Maigret, anche se in realtà stavolta miss Marple non c'è.
Va bene allora la chiameremo sfida tra Agatha e George...
per Agatha non un classico, ma IL classico, probabilmente uno dei più famosi...
Dieci piccoli indiani Vs Il cane giallo...
ok stavolta non cè sfida lo ammetto!